Domenica 17 gennaio 21, presso l’Aviosuperficie Alvaro Leonardi di Terni si sono svolti gli esami di volo per il rilascio dell’Attestato di Volo da Diporto o Sportivo.
I candidati che hanno sostenuto l’esame per il conseguimento dell’attestato di volo sono stati tredici.
Parte dei candidati hanno sostenuto l’esame per l’aeroplano altri per l’elicottero ed è proprio quest’ultimo che recentemente è stato inserito nel disciplinare dell’Aero Club Terni.
Oggi il primo esame della specialità dell’elicottero ha visto promossi a pieni voti due soci dell’Aero Club Giampiero Spontina e Damiano Manni; per l’ aeroplano hanno conseguito l’attestato Diletta M. Cardona e Samuele D’Andrea i quali hanno intrapreso questo percorso con il “Progetto Volo” volto alle scuole superiori della città di Terni. I complimenti vanno anche a Maurizio Cherubini, Roberto Giubila, Leonardo Pollini, Claudio M. Vitulo e Cinzia Valle. Altro traguardo raggiunto da tre piloti abilitati al trasporto passeggero, Roberto Falcinelli, Marco Zara e Romualdo Festosi. Tra i candidati anche Vincenzo Franchi dell’ Fly Fano Club, gemellato con l’ Aero Club Terni consolidato nel 2019 e sottoscritto proprio a Terni. L’Aero Club d’Italia ha incaricato come esaminatore il Comandante Emo Bientinesi. L’Aero club d’Italia è per gli sport aeronautici l’unica Federazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. 28 marzo 1986, n.157, nonché del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242. L’Aero Club d’Italia è l’unico Ente nazionale che rappresenta l’Italia presso la Federazione Aeronautica Internazionale (F.A.I.). Si ringraziano per l’impegno profuso il Presidente Gianfranco Giacomin il Direttivo, il Direttore della Scuola T. Col. Filippo Conti e gli istruttori tutti per l’attività svolta in questo momento cosi delicato a livello sanitario.
La massima attenzione è stata infatti dedicata alle norme sanitarie e ai rigorosi protocolli anti covid-19 stabiliti dall’ ente nazionale per la nostra disciplina e dai DCPM in vigore.
foto e testo: Irene Pantaleoni